PAPI E BEATI - PAPA PAOLO VI

INTRODUZIONE

Papa Paolo VI (Giovanni Battista Montini) può essere a ragione considerato il papa del dialogo, il papa che - come disse papa Luciani all'indomani della sua elezione - "in quindici anni di pontificato ha mostrato a tutto il mondo come si ama, si serve e come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo". Quest'uono di intelligenza e sensibilità superiore, all'apparenza fragile, freddo, solitario, in realtà deciso, appassionato, ha saputo reggere anche nei momenti più difficili il timone della Chiesa, durante e dopo il Concilio Vaticano II, ha introdotto riforme destinate a durare nel tempo e ha aperto un dialogo del tutto nuovo con il mondo.
Un’immagine di Paolo VI

BIOGRAFIA

Secondo di tre figli, Giovanni Battista Montini nasce a Pieve di Concesio (Brescia) nel 1897. A 16 anni avverte la vocazione al sacerdozio, ma per la salute cagionevole è costretto a frequentare parte degli studi presso la scuola pubblica anziché in seminario; nel 1920 viene ordinato sacerdote. Nello stesso anno è a Roma, dove frequenta la facoltà di teologia e lettere e segue i corsi dell'Accademia Pontificia, che prepara i sacerdoti all'attività diplomatica.
Dopo una breve esperienza alla nunziatura di Varsavia, nel 1924 è chiamato alla Segreteria di Stato in Vaticano. Ma anche in questi anni non trascura l'attività pastorale, tra i giovani universitari della Fuci e le popolazioni più povere dell'agro romano.
Come sostituto della Segreteria di Stato lavora a stretto contatto con il segretario di Stato Eugenio Pacelli, che alla morte di Pio XI viene eletto papa. E' durante il suo pontificato che scoppia il conflitto mondiale. Quando nel 1943 i bombardamenti raggiungono Roma si reca insieme a papa Pacelli a confortare la popolazione sinistrata di S. Lorenzo. In quegli ani organizza anche il servizio ricerche e informazioni per i prigionieri di ogni paese e la Commissione per i soccorsi.
Nel 1952 Pio XII lo nomina prosegretario di Stato per gli Affari Ordinari, insieme a Monsignor Tardini, responsabile delle relazioni esterne.
Il 1° novembre 1954, Pio XII gli annuncia la nomina ad arcivescovo di Milano. L'impegno, la dedizione, il fervore con cui affronta l'attività pastorale in una delle diocesi più importanti dove maggiormente si avvertono i contrasti sociali del nostro tempo, gli conquistano il rispetto e la stima della popolazione.
Papa Roncalli, che succede a Pio XII, tra i suoi primi atti lo nomina cardinale. Alla sua morte, Montini viene eletto suo successore in 36 ore, uno dei conclavi più brevi della storia (21 giugno 1963).
Paolo VI sale al soglio pontificio

Il suo pontificato terminerà il 6 agosto 1978, quando papa Montini morirà, quasi improvvisamente, a Castel Gandolfo, solo cinque mesi dopo il tragico epilogo del rapimento di Aldo Moro, tragedia che lo segnò profondamente.
Papa Paolo VI

I funerali di Paolo VI

IL PROGRAMMA DEL PONTIFICATO

Il giorno successivo all'elezione, Paolo VI annuncia la volontà di riaprire il Concilio. Per tre sessioni, sotto la guida ferma e illuminata del papa, l'assemblea approva risoluzioni e dcumenti che portano uno spirito forte e innovatore nella Chiesa. Basti ricordare la costituzione della Chiesa nel mondo contemporaneo, la "Gaudium et Spes" (dicembre 1965), la riforma liturgica, la dichiarazione sulla libertà religiosa, l'abolizione di ogni anatema contro gli ebrei e delle scomuniche alla Chiesa ortodossa.
Paolo VI

VIAGGI E INCONTRI ECUMENICI

Alla vigilia di Natale del 1964, il papa sorprende tutti con un annuncio del tutto inatteso: il viaggio in Terra Santa. E' la prima volta che un papa si reca nella terra di Gesù e la prima volta che un papa viaggia in aereo. Nel Patriarcato di Gerusalemme, ha luogo uno degli avvenimenti più attesi: l'incontro con Atenagora, patriarca della Chiesa ortodossa d'Oriente. Dopo il Padre Nostro, recitato insieme, l'affettuoso abbraccio sigilla il patto di amicizia.
Due anni dopo un altro abbraccio, quello con Michael Ramsej, primate d'Inghilterra e capo della comunità anglicana, al quale fa seguito l'abbraccio dei cardinali con i pastori della stessa confessione, fa compiere un altro passo avanti sulla via dell'ecumenismo.
Il viaggio in Terra Santa è il primo di una lunga serie di viaggi che il papa compirà negli anni successivi in tutti e cinque i continenti: visiterà India, Colombia, Uganda, Pakistan, Filippine, Indonesia e Australia, con lo scopo di aprire un dialogo con tutti i popoli, al di là di ogni distinzione sociale, politica, religiosa, per far presente che il Vangelo è rivolto a tutti e che il cristianesimo, come il Cristo, apre le braccia a tutti i popoli.
Paolo VI con Sandro Pertini

LA "POPULORUM PROGRESSIO"

Che la Chiesa parli al mondo non è una novità, ma che essa, al di fuori di ogni proselitismo, affronti un discorso aperto sulla giustizia, la libertà, il rispetto dei diritti umani, è la grande intuizione di papa Montini, che troverà espressione dottrinale nell'enciclica "Populorum Progressio" (marzo 1967), uno dei documenti più importanti e innovatori della dottrina sociale della Chiesa.
Paolo VI parla ai fedeli nel decimo anniversario del pontificato

"Il nuovo nome della pace è lo sviluppo", è detto nell'enciclica. "I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La Chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore all'appello del suo fratello".
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